Ametista
Curiosità
I Greci ritenevano che costituisse un eccellente rimedio contro gli effetti dell'alcool e i Romani contribuirono ad alimentare questa credenza.
Una particolare etichetta comportamentale imponeva infatti ai commensali di bere vino in coppe di cristallo ogni volta che l'ospite accostava la propria alle labbra.
Egli però si limitava a bere acqua pura in un calice d'ametista, i cui riflessi viola coloravano l'acqua dandole l'apparenza del vino.
Così l'ospite poteva rimanere signorilmente sobrio mentre i suoi commensali cedevano all'ebbrezza.
Secondo la leggenda il dio Bacco, dio del vino e dei divertimenti, un giorno posò i suoi occhi su una bellissima ninfa di nome Ametista.
Bacco decise di rapirla facendola aggredire da tre tigri, ma quando la ninfa invocò la protezione di Artemide quest'ultima la trasformò in un cristallo trasparente e splendente. Quando Bacco rientrò in sé, sinceramente pentito, decise di sacrificare il suo vino migliore, versandolo sul cristallo in cui era stata trasformata per sempre Ametista, la quale, come in risposta a questo tardivo gesto di amore e di pietà, assorbì tutto il nettare, ne assunse la bella colorazione viola e si mutò nella preziosa gemma ametista.